Modelli di business “free”: il metodo di Skype e gli esempi Freemium
Pubblicato da      21/09/2022     Modelli di Business
Modelli di business “free”: il metodo di Skype e gli esempi Freemium

Negli articolo precedenti, abbiamo analizzato e visto esempi concreti di modelli di business “coda lunga” (clicca qui) e multi-sided (clicca qui). In questo articolo vedremo un terzo modello di business dei cinque presentati da Alexander Osterwalder e Yves Pigneur in “Creare modelli di business”, manuale pratico ed efficace per ispirare chi deve creare o innovare un modello di business. 

Presenta idee e strumenti strategici, pratici ed efficaci da implementare in ogni organizzazione e già usati dalle maggiori aziende internazionali. 

Il modello “free” o “freemium”

Nel modello di business free almeno un segmento di clienti può beneficiare continuativamente di un’offerta gratuita.
Sono diversi i pattern che rendono possibili le offerte gratuite
I clienti non paganti sono finanziati da un’altra parte del modello di business o da un altro segmento di clientela.
Un esempio di servizio offerto in maniera free agli utenti è Facebook: sono le pubblicità presenti sulla piattaforma a garantire i ricavi.

Il caso Skype, che sconvolse il settore delle telecomunicazioni 

Skype rappresenta un interessante esempio di modello freemium che ha sconvolto il settore delle telecomunicazioni, offrendo un servizio di chiamate gratuite via Internet. Skype ha sviluppato un software con lo stesso nome che, se installato su un computer o uno smartphone, permette all’utente di chiamare gratis da un dispositivo a un altro. 

Skype può offrire questo servizio perché la sua struttura dei costi è completamente diversa da quella di un vettore di telecomunicazioni.
Le chiamate gratuite sono gestite interamente attraverso Internet grazie alla cosiddetta tecnologia-peer-to-peer, che utilizza l’hardware dell’utente e Internet come infrastruttura di comunicazione.
Pertanto, Skype non deve gestire una propria rete come un’azienda di telecomunicazioni e deve sostenere solo costi minori per supportare utenti aggiuntivi. 

Skype utilizza una piccolissima parte della propria infrastruttura, oltre al software backend e ai server che ospitano gli account degli utenti.
Gli utenti pagano solo per chiamare telefoni fissi e mobili attraverso un servizio premium chiamato SkypeOut, che ha delle tariffe molto basse.

In realtà, agli utenti Skype fa pagare solo poco più dei suoi stessi costi finali, quei costi, cioè, che deve sostenere per le chiamate instradate tramite vettori all’ingrosso come iBasis e Level 3, che gestiscono il traffico di rete dell’azienda.
Skype dichiara di avere oltre 400 milioni di utenti registrati che hanno effettuato più di 100 miliardi di chiamate gratuite da quando l’azienda è stata fondata, nel 2004.
Nel 2008 Skype ha dichiarato un ricavo di 550 milioni di dollari e, nel maggio 2011, è stata acquistata da Microsoft per 8,5 miliardi di dollari.

Condividi

Post correlati: