Orto ecologico in casa, nel balcone o nel cortile: perché e come realizzarlo
Pubblicato da      14/11/2022     News
Orto ecologico in casa, nel balcone o nel cortile: perché e come realizzarlo

Ne “L’orto ecologico” Pietro Isolan spiega i vantaggi dell’autoproduzione, anche in ambienti non molto grandi, con uno sguardo all’ecologia.

Coltivare frutta, verdura, ortaggi ed erbe aromatiche sul proprio davanzale o balcone è possibile.
Come? 

Lo spiega Pietro Isolan, dal 2011 formatore e divulgatore in agricoltura ecologica, nel suo nuovo libro “L’orto ecologico” (Edizioni Lswr), da metà novembre in libreria.  

Per produrre da sé i propri alimenti non è necessario avere molto spazio. Occorre, invece, saperlo organizzare o ottimizzare al meglio.
Perché realizzare un orto ecologico nella terrazza o nel cortile? “Per riconnetterci con il pianeta che ci ospita, per ricreare una relazione con la Terra - spiega Isolan – ma anche per tramandare le tradizioni, per produrre buon cibo, per la sicurezza alimentare. 

Come si realizza un orto? 

A seconda dello spazio che abbiamo (anche poco) potremo progettare tipologie diverse di orto. 

- Casa senza balcone e senza grandi finestre: in questo si potrà optare per la coltivazione indoor con lampade di coltivazione. In commercio se ne trovano di molte tipologie e prezzi, con terra o senza terra; 

- Casa con grandi vetrate ben esposte: anche senza balcone, se si ha la luce corretta, si potrà coltivare in vasi direttamente in casa; 

- Casa con balcone o terrazzo: si potranno usare vari di varie tipologie, che andranno distribuiti a seconda della struttura del balcone, per questioni di peso. Si potranno mettere anche piccoli impianti a goccia per l’irrigazione; 

- Casa con cortile senza terra: si può realizzare un orto con i cassoni della frutta

Orto sul terrazzo, sul balcone o cortile – come realizzarlo? I passi da fare: 

1) Procurarsi una serie di contenitori: dai normali vasi rotondi o rettangolari, alle cassette della frutta riciclate; 

2) Stratificare drenaggio e terriccio, da rinnovare o arricchire negli anni a seconda della quantità di sostanza organica presente. Anche qui troviamo una grande varietà di soluzioni: si può stratificare nei vasi la soluzione più classica argilla espansa/terriccio, fino ad arrivare nei cassoni a soluzioni simili all’orto a lasagna stratificando drenaggi, materiale legnoso, letame, compost, terriccio.

Vantaggi

• si può realizzare quasi in qualsiasi posto. Per esempio, basta una finestra per mettere vicino alla luce (sul davanzale) vasetti di piantine aromatiche, rucola, insalata, fragole. Magari poche, ma è un inizio; 

• le piante sono vicine e ci accorgerà subito se qualcosa non va, se hanno bisogno d’acqua, se c’è da raccogliere. Inoltre, si potrà raccogliere mentre si sta cucinando; 

• fruibile da tutta la famiglia. Sarà facile coinvolgere i tuoi cari nella coltivazione. 

Accorgimenti

Occorre stare attenti al peso dei vasi e contenitori pieni (e anche bagnati, che peseranno il doppio). È quindi necessario prestare attenzione alla portata del proprio terrazzo o balcone. 

Impianti di irrigazione anche per l’orto in balcone? Sì.

Per risparmiare tempo e poter dare le massime cure al proprio orto, ci si può avvalere di un impianto di irrigazione automatizzato che, soprattutto in estate, fa risparmiare molto tempo. Nella sua versione base costa poche decine di euro e si può installare nell’orto – anche realizzato sul balcone. 

Il vaso – come deve essere: 

• il vaso deve essere bucato sotto, per far drenare l’acqua;

• si può utilizzare materiale di recupero per realizzarlo: cerca sul web “orto in cassetta”;

• mettere nel vaso, come prima cosa, uno strato di drenaggio di qualche centimetro (argilla espansa, cippato di legno, cocci);

• poi mettere il terriccio, e fare in modo che arrivi da filiera sostenibile (è indicato sui sacchetti); 

• per insalate e verdure da taglio bastano 20 cm di terra, per pomodori, zucchine, melanzane e altre piante più grandi, ne servono 30-40;

Vuoi saperne di più?

Trovi maggiori dettagli, immagini e spiegazioni complete nel libro “L’orto ecologico” di Pietro Isolan.

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