Lo svezzamento è un momento importante e delicato nella vita del bambino e della sua famiglia. È il periodo di transizione dall'allattamento materno o artificiale all'alimentazione solida, un viaggio alla scoperta di nuovi sapori e consistenze. Scopriamo insieme quando iniziare lo svezzamento dei nostri piccoli, alcuni consigli pratici e i rimedi naturali esistenti per aiutare lo svezzamento, una fondamentale fase di transizione.

Quando iniziare lo svezzamento

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di iniziare lo svezzamento a circa 6 mesi di vita, non prima dei 4 mesi e non oltre i 7 mesi. Il bambino deve mostrare segni di prontezza fisica e neurologica, come il controllo del capo, la capacità di stare seduto con supporto e la coordinazione occhio-mano. Oggi si tende ad anticipare questo momento, ma è bene sapere che bisogna rispettare queste tempistiche, in modo da accompagnare il bambino gradualmente lungo il percorso che lo condurrà verso una alimentazione da adulto senza forzare e in accordo con il suo sviluppo motorio.

Consigli pratici

La strategia migliore è quella di iniziare con piccoli assaggi di un solo alimento alla volta, per monitorare eventuali reazioni allergiche, offrendo una varietà di cibi con colori, sapori e consistenze diverse. È consigliabile preferire cibi freschi e di stagione, evitando cibi industriali, salati e zuccherati. Bisogna lasciare che il bambino sia protagonista del pasto, permettendogli di esplorare il cibo con le mani e di mangiare al proprio ritmo. Lo svezzamento è un processo graduale che richiede pazienza e rispetto dei tempi del bambino. Allo svezzamento tradizionale, fatto di momenti di passaggio e transizione, dalle prime pappe alle pastine e ai solidi, si accosta l’auto svezzamento, ossia fare in modo che il bambino assaggi ciò che desidera, seduto a tavola con mamma e papà. 

I rimedi naturali che aiutano lo svezzamento

Cosa fare se, soprattutto all’inizio, il piccolo assume solo pochi cucchiaini di pappa e poi si stanca?

Prima di tutto non devi forzarlo a mangiare. Devi sparecchiare tutto, cambiare completamente “scenario”, uscire dalla cucina, magari portarlo a fare un giro, distrarlo e solo successivamente, quando non assocerà più latte come sostituto della pappa, potrai anticipare la poppata successiva. Così facendo non gli offri un’alternativa che giustifichi il suo rifiuto e contemporaneamente non lo lasci senza mangiare troppo a lungo.

Ogni lattante è pronto a imparare tutto da noi: sta a noi insegnargli le cose correttamente e serenamente perché nel linguaggio segreto dei piccoli basta davvero poco per cambiare il significato delle cose. Questi suggerimenti riguardano le mamme che si trovano in difficoltà ad affrontare questo primo passo verso l’autonomia, quando sembra che il momento non sia mai quello giusto o che il bambino non sia mai pronto ad accettare i cibi della “tavola”.

Ma soprattutto, sono suggerimenti che riguardano quei bimbi che fanno tanta fatica ad abituarsi al primo pasto “solido” o con i quali magari all’inizio abbiamo sbagliato metodo di svezzamento.

Ecco questi rimedi:

- PULSATILLA 9 CH GRANULI:3 granuli per 3 volte al giorno per un mese;

- Fiori di Bach Walnut, Honey Sukle, Red Chestnut (in preparazione non alcolica) 4 gocce per 4 volte al giorno da assumere, sia la mamma sia il bambino, per almeno due mesi durante l’inizio dello svezzamento.

Lo svezzamento è un momento di grande crescita e scoperta per il bambino. Con un po' di pazienza e i giusti consigli, questo viaggio sarà un'esperienza piacevole e gratificante per tutta la famiglia.

Ricorda: il tuo pediatra è il tuo riferimento principale per qualsiasi dubbio o problema relativo allo svezzamento del tuo bambino. Non esitare e contattalo per ogni dubbio.

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