Nervo vago: dove si trova e come si cura
Pubblicato da      20/01/2025
Nervo vago: dove si trova e come si cura

È il nostro Sistema nervoso autonomo (SNA) a impedirci di esprimerci e di lasciarci andare verso nuove esperienze. E condiziona anche la sicurezza verso sé stessi.
Molto spesso, infatti, scattano meccanismi che innescano paura ed eccessivo autocontrollo anche in situazioni in cui possiamo essere al sicuro.
Perché?
Perché il nostro SNA è programmato per farci sopravvivere, proteggerci. Così ci blocca davanti ad esperienze che ha già classificato come pericolose e negative o che non conosce, e le reputa dannose. 

Nervo vago sintomi: si rischia di vivere sempre in modalità sopravvivenza

Così molte persone vivono gran parte della loro vita nella paura, in modalità “sopravvivenza”, in maniera inconscia – spiega Ludovic Leroux, creatore del programma Pleine Confiance, che aiuta a riconnettersi con sé stessi e il mondo circostante grazie al nervo vago. Sull’argomento ha anche scritto un libro di self-help: “Il nervo vago - Addio a stress, ansia e timidezza”.
"Tutto questo causa frustrazione, ansia, stress, timidezza, tristezza, sfiducia in sé stessi e negli altri.
L’eccessiva protezione del SNA causa anche problemi di salute, come cattiva digestione, infiammazioni, tensioni muscolari o disturbi del sonno”. 

Dove si trova il nervo vago

Il nervo vago fa parte del SNA e collega il cervello a tutti gli organi del corpo per prendersi cura di noi. È il vostro più grande alleato per imparare a rimodellare il sistema nervoso, calmare l’insicurezza interiore e attivare la modalità di piena fiducia.
Ma dove si trova il nervo vago? Ricordiamo che è costituito da un fascio di fibre nervose, organizzate in coppie, che si originano nell'encefalo e si estendono successivamente verso il cranio, il collo, il torace e l'addome.
Grazie ad esso possiamo rimodellare tutte quelle modalità di sopravvivenza che abbiamo bisogno di rivedere.
Senza l'aiuto del nervo vago non potremmo passare dalla modalità di sopravvivenza alla modalità di vita” spiega l’autore. 

Come curare il nervo vago

Fare delle specifiche attività fisiche significa liberarsi da specifiche tensioni nervose. E se ci liberiamo dalle tensioni nervose, possiamo passare all’azione.
Ecco quali attività, quindi, possono rieducare e curare il nostro nervo vago. 

1) Yoga e pilates
Lo Yoga e il Pilates sono pratiche ideali per liberare le tensioni nervose perché agiscono sulle fasce muscolari. Le fasce sono membrane sottili che avvolgono ossa, muscoli e tendini, che possono irrigidirsi e limitare così la fles¬sibilità del corpo. Ricche di collagene, acqua e di cellule chiamate fibroblasti, le fasce sono come una rete elettrica che trasporta informazioni nel corpo. Liberandovi dalle tensioni, liberate anche la rete, donando al corpo una sen¬sazione di sicurezza e benessere. 

2) Tappeto elastico 
Al di là dell’aspetto ludico, saltando sul tappeto elastico tutto il corpo vibra e si mette in movimento, con un effetto energizzante e stimolante per il sistema simpatico. Non è un caso che i bambini impazziscano per i tappeti ela¬stici, ma anche gli adulti. Ha infatti un duplice effetto:
- stimolare il nervo simpatico per mettere il corpo in movimento;
- ritrovare l’equilibrio omeostatico del sistema nervoso autonomo stimolando il sistema parasimpatico, ossia il nervo vago, per far scendere la pressione.

3) La posa del supereroe, rivisitata
Forse avete già sentito parlare della posa del supereroe. Le mani sono sulle anche, il petto gonfio, la testa sollevata. Può sembrare assurdo credere che questa postura possa miglio¬rare la nostra sicurezza, ma le ultime ricerche scientifiche lo confermano.
Ecco le diverse fasi della posa del supereroe, rivisitate per ridurre lo stress meccanico e, quindi, ridurre indi¬rettamente l’insicurezza, aumentando la sensazione di fiducia:
- Aprite i piedi portandoli all’altezza delle anche e mettete le mani sui fianchi.
- Raddrizzate il busto, allargate le braccia in modo che siano in linea con le spalle e fate una retroversione del bacino (portate il bacino in avanti, annullando così l’arco lombare).
-Infine, senza muovere il corpo, spostate la testa all’in¬dietro per allinearla alla colonna vertebrale, in modo da contrastare la curvatura della schiena ed evitare la cifosi. Mantenete la posizione da 3 secondi a 1 minuto, poi rilassate.
Dovreste sentire delle tensioni lungo la colonna vertebrale. Ottimo: il corpo si sta rilassando. All’inizio può essere sgra¬devole, anche doloroso per alcuni. È normale: state tirando il corpo, i nervi, i muscoli, le fasce. 

Per saperne di più leggi “Il nervo vago - Addio a stress, ansia e timidezza”. 

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