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Allattamento al seno e pelle: quali cambiamenti e come intervenire 25/07/2025Troppe fibre fanno male: perché e come intervenirePubblicato da Staff Edizionilswr 16/07/2025
Si sente tanto parlare di fibre e della loro importanza. Ma in alcune circostanze, troppe fibre fanno male.
Nonostante ciò, resta indiscussa la loro importanza per la salute del microbiota.
Come gestirle, quindi? Se troppe fibre fanno male, come sceglierle e assumerle? Cosa fare se si presentano fastidi?
Ce lo spiega il medico e psicanalista Fabio Piccini nel volume “Microbioma – intestino e salute”.
La fibra: cos’è?
Esistono almeno due tipi di fibra: solubili e insolubili, sulla base della loro capacità o meno di dissolversi nell’acqua.
Le solubili costituiscono il nutrimento dei batteri (prebiotici), mentre quelle insolubili servono più che altro a creare massa fecale poiché sono difficilmente digeribili anche per la maggior parte dei batteri che albergano nell’intestino umano.
Perché sono importanti?
Entrambe le tipologie di fibre non possono considerarsi nutrienti in quanto sono costituite in gran parte da carboidrati complessi che il nostro organismo non può digerire, perché il corredo genetico umano non è in grado di esprimere enzimi atti a degradarle.Sebbene il loro valore nutrizionale sia da ritenersi pressoché trascurabile, i diversi tipi di fibra alimentare esercitano effetti di tipo funzionale e metabolico che le rendono un importante componente dell’alimentazione umana.
Troppe fibre fanno male? Ecco la verità
Se si vuole vivere più a lungo in salute, è necessario aumentare la quota di fibre presenti nella dieta.Ma si sa: troppe fibre fanno male. Quando si esagera un po’ troppo nel consumare vegetali, si sperimentano una serie di effetti collaterali.
Quindi si, è vero che le fibre alimentari, oltre a regalare sicuramente una quantità di benessere, possono talora dar luogo anche a un po’ di malessere.
Tuttavia, con l’eccezione dell’interazione con alcuni farmaci, la maggior parte dei sintomi che vengono di solito riferiti a seguito di un’eccessiva introduzione di fibre sono esclusivamente di tipo funzionale.
Diversi sono i farmaci che possono essere influenzati da una dieta eccessivamente ricca di fibre, tra questi è il caso di menzionare (in ordine alfabetico) quelli più frequentementeprescritti in Italia:
* Acetaminofene
* Carbamazepina
* Carbonato di litio
* Clindamicina
* Digossina
* Lovastatina
* Metformina
* Penicilline
* Tetracicline
* Warfarin
Tali problematiche necessitano di essere ben valutate quando si prescrivono terapie
che, come queste, possono interferire con la dieta del paziente.
Cosa fare se troppe fibre fanno male
1) La prima cosa da fare se le troppe fibre fanno male consiste nel revisionare la dieta allo scopo di calcolare con la massima precisione possibile la quantità e il tipo di fibre (solubili/insolubili) effettivamente assunte.
2) La seconda cosa da fare consiste nell’indagare la quantità di liquidi consumati nelcorso della giornata. Tale raccomandazione deriva dal fatto che le persone che più spesso soffrono di problemi intestinali sono anche quelle che più spesso presentano gradi variabili di disidratazione.
Bisogna anche aggiungere il fatto che tutte le fibre alimentari necessitano di un’adeguata quantità di acqua per espletare il proprio ruolo all’interno dell’intestino.
Provare ad assumere progressivamente più acqua e più fibre (anche frullate o liofilizzate)
per due sole settimane darà già diversi benefici per le funzioni intestinali.
3) La terza cosa da fare quando si ritiene di avere dei problemi nel digerire le fibrealimentari, consiste nell’analizzare la quantità e la qualità delle feci e la frequenza delle evacuazioni. Infatti la massa fecale si correla direttamente con il livello di salute generale dell’individuo.
Quindi si: troppe fibre fanno male ma sono essenziali e quindi occorre saperle gestire per il benessere del nostro microbiota.
Per saperne di più leggi “Microbiota – intestino e salute”.
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