Capelli in gravidanza e post-parto: come curarli in estate e quale tinta usare
Pubblicato da      11/07/2024
Capelli in gravidanza e post-parto: come curarli in estate e quale tinta usare

I capelli hanno un ciclo di vita proprio che ha una durata variabile, differente a seconda di vari fattori come sesso, età, salute psicofisica, quadro ormonale. Il ciclo si compone di tre fasi principali alle quali si può aggiungere una quarta, che identifica il momento “espulsivo”. In condizioni fisiologiche sane, ogni follicolo pilifero ha un determinato numero di cicli di crescita geneticamente predeterminato, pertanto, appena cade un capello, subito se ne forma uno nuovo. Durante la gravidanza il corpo attraversa molti cambiamenti, in primo luogo l’aumento degli estrogeni e del progesterone contrasta naturalmente l’attività del testosterone, ormone sempre presente nel sistema endocrino femminile e che influisce su vari fattori, inclusa l’incidenza di caduta dei capelli. In gravidanza, questo assetto ormonale fa sì che la fase di crescita abbia una durata più lunga. In condizioni ormonali ottimali e normali, circa l’85% dei nostri capelli si trova in anagen, mentre durante la gravidanza si può arrivare a percentuali molto più alte di capelli in crescita! Una fase di crescita più lunga significa anche avere meno capelli in telogen. Aumentando la durata del periodo di crescita, aumenterà di conseguenza la lunghezza dei capelli e la caduta risulterà nettamente diminuita. Il risultato? Capelli più lunghi e più folti!  La cura sia della pelle che del cuoio capelluto sono fondamentali, sia durante che dopo la gravidanza, momento in cui la situazione idilliaca di cui sopra finisce e, in particolare, si assiste ad una copiosa perdita di capelli. Inoltre, fenomeni irritativi, prurito, rossore e desquamazione potrebbero peggiorare l’entità della perdita e non permettere al nuovo capello di crescere correttamente. 

Consigli utili per prendersi cura del cuoio capelluto e tips per l’estate 

È molto importante prendersi cura dei propri capelli e dedicare un po’ di attenzione alla haircare, sia durante che subito dopo la gravidanza, momento in cui, come abbiamo visto, complice il parto e gli ormoni, iniziano a cadere molti capelli. Ecco quali prodotti utilizzare: 

• Sieri specifici idratanti e ricchi di sostanze antiossidanti. Come per il viso, infatti, anche il cuoio capelluto necessita di essere idratato. Non viene compromessa la ricrescita dei nuovi capelli. I sieri sono prodotti cosmetici piuttosto concentrati di sostanze attive con una texture fluida. Chimicamente possono essere dei gel, e contenere solo acqua e ingredienti idrofili, oppure delle emulsioni fluide e leggere con una fase grassa in genere non untuosa. I sieri specifici per il cuoio capelluto sono formulati in modo da poter agire senza ungere i capelli. Gli antiossidanti invece proteggono dallo stress ossidativo a livello del follicolo che potrebbe peggiorare il telogen effluvium post gravidico;

• Lavare i capelli tutte le volte che sono sporchi per evitare la formazione di tappi sebacei. Un   follicolo ostruito dal sebo non permette al capello una crescita sana e può causare irritazione, comparsa di prurito e ulteriore caduta del capello a causa della formazione di fattori infiammatori;

• Usare prodotti cosmetici con ingredienti specifici anticaduta che, stimolando il microcircolo del cuoio capelluto, migliorano la sana e regolare ricrescita del capello (attenzione però perché non la possono aumentare o velocizzare);

• Durante il periodo estivo, una o due volte la settimana, fare una maschera idratante o nutriente a base di ingredienti naturali come olio d'oliva, avocado o yogurt. Puoi provare anche provare impacchi con henné o camomilla per donare luminosità ai capelli;

• Per proteggersi dal sole, applicare un prodotto leave-in con filtro UV sui capelli prima dell’esposizione e indossare sempre un cappello per proteggere i capelli dai raggi diretti del sole.

Tinte per capelli in gravidanza e durante l’allattamento 

Le tinte permanenti sono colorazioni che agiscono in tre fasi. Nella prima, un prodotto basificante a pH fortemente alcalino, come ammoniaca o ammine simili ma magari meno odorose, apre le squame della cuticola esterna del capello. Nella seconda fase, il colore penetra nella corteccia e colora perfettamente i capelli bianchi. Nell’ultima fase, le squame vengono richiuse e la cuticola torna più o meno normale, il colore rimane intrappolato all’interno e dura finché il capello non cade oppure viene decolorato o colorato di nuovo. Le tinte semipermanenti, invece, sono a base di pigmenti che colorano solo la cuticola ma non arrivano alla corteccia e vanno via con i 4-8 lavaggi successivi. I capelli bianchi sono poco coperti, infatti sono utili per dare riflessi e non per coprire i capelli bianchi. Quale tinta per capelli scegliere in gravidanza e allattamento? La maggior parte delle persone si focalizza facilmente sulla presenza di ammoniaca come ingrediente pericoloso. In realtà l’ammoniaca è il basificante indispensabile nella prima fase di colorazione, pertanto, se viene eliminata, sarà sostituita con molecole simili in grado di dare un pH basico utile per sollevare le squame della cuticola. In genere si tratta di ammine secondarie che non hanno un odore intenso ma come profilo tossicologico non sono certo migliori dell’ammoniaca. Le tinte per capelli sono considerate sicure e non vi sono particolari controindicazioni da parte del Comitato per la Sicurezza dei Consumatori per l’impiego in gravidanza e allattamento, l’importante è che il cuoio capelluto sia sano, senza abrasioni e non irritato. Inoltre, in letteratura non sono stati mai segnalati pericoli o eventuali danni al bambino associati all’impiego di tinte per capelli in gravidanza o allattamento. In ogni caso bisogna tenere presente che la pelle può essere più sensibile in gravidanza e quindi è bene sempre testare la tinta prima di applicarla, perché è possibile che il prodotto che si era sempre utilizzato inizi a dare dei problemi. Per il test di sensibilità si può applicare poco prodotto su una piccola zona cutanea nell’avambraccio o nel retro dell’orecchio (zone più sensibili e reattive), tenere per 5-10 minuti e sciacquare, osservare subito e poi aspettare 48 ore e verificare ancora se compare prurito o rossore. Fare la tinta solo in saloni con personale esperto e specializzato, in locali spaziosi e ben areati, oppure a casa con la finestra aperta. Fare i genitori è il mestiere più bello, ed esistono davvero tanti rimedi naturali per la mamma e il suo bambino. Inoltre, per fornire supporto alle mamme e ai papà durante questa splendida avventura, abbiamo deciso di attivare una promo sui libri a tema genitorialità, valida fino al 31 luglio: potrai acquistare i volumi a tema "Genitorialità" con uno sconto del -20%! E non è finita qui: insieme allo sconto, riceverai in omaggio anche il volume "Come crescere mio figlio", di Alberto Ferrando.

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