Che cos’è l’autismo?
Un devastante disturbo dello sviluppo, una disabilità che dura tutta la vita o una forma di divergenza cognitiva presente in natura e vicina al genio? In realtà è tutto questo e altro ancora: l’autismo è un altro modo di essere umani e il futuro della nostra società dipende dalla percezione che ne abbiamo.
NeuroTribù
è un libro di svolta, oltre che una lettura avvincente, affascinante e magistralmente scritta. Riallacciandosi al suo rivoluzionario articolo The Geek Syndrome (2001) il giornalista di Wired
Steve Silberman porta alla luce la storia segreta dell’autismo, a lungo taciuta dagli stessi clinici diventati famosi per averla scoperta.
NeuroTribù fornisce risposte puntuali ben documentate alla questione cruciale del perché della recente impennata delle diagnosi sull'autismo. Da generazioni, i genitori delle persone autistiche arrivano da soli all’idea che la cura per gli aspetti più invalidanti dell’autismo non si troverà mai in una pillola, ma in comunità che sostengano le persone. Il libro racconta la storia di queste comunità, la storia dell'autismo e dei suoi studi, ma anche le lunghe lotte per rivendicazione dei diritti, e quella voglia di avere una vita normale dentro una società che finalmente, e con ritardo, ha iniziato ad accettare l'autismo. Perché, come disse lo sceneggiatore di
Rain Man Barry Morrow parlando del suo amico autistico che ispirò il film, “non solo le persone come lui hanno bisogno della società, ma la società ha bisogno di loro”. E proprio la storia della nascita del film - che portò la conoscenza dell'autismo nella vita quotidiana della gente comune - è narrata in NeuroTribù. Così accanto alle ricerche di studiosi dell'autismo appaiono nomi come Dustin Hoffman, che tanto si batté per portare sul grande schermo quelle storie dimenticate, e di Barry Levinson, il regista che finalmente decise di lanciare il primo ciak.
Il premio Samuel Jackson
Il libro, bestseller del New Tork Times, ha ottenuto l'ambito premio Samuel Jackson 2015. Ma per raggiungere questo traguardo, Silberman ha dovuto affrontare un percorso molto complesso, fatto anche di sofferenza. E lo racconta lui stesso, a poche ore dalla consegna del premio, con
una intervista per The Guardian (leggi). Le recensioni
«Una storia travolgente e penetrante proposta con partecipazione e sensibilità. E' una lettura affascinante che cambierà il vostro modo di pensare all'autismo». Così scrive, nella sua
prefazione,
Oliver Sack, autore di Un antropologo su marte e risvegli.
«Una lettura fondamentale per chiunque si interessi di psicologia» è invece il commento di
Temple Grandis, autore di Pensare in immagini e Il cervello acustico.
L'introduzione
L'introduzione all'edizione italiana (che potete trovare in
dowload gratuito qui) è a cura di
Roberto Keller, psichiatra, neuropsichiatra infantile e coordinatore del Centro per l’autismo della Asl 2 di Torino.
In questa video intervista spiega cos'è l'autismo, la sindrome di Asperger, le diagnosi, le competenze sociali e fa il punto sui passi già fatti in Italia e su cosa, invece, c'è ancora da fare.