- -5%
- Nuovo

Questo è un non-libro, proprio come le feste di non-compleanno di Alice: se fosse solo un libro, come per il nostro compleanno, si leggerebbe una volta e si passerebbe oltre. Questo non-libro invece aspira a essere “maneggiato” più volte, per trovarvi, tra le pieghe, nuove sollecitazioni.
Un volume da usare, non solo da leggere.
Questa è la premessa.
Questo è un non-libro, proprio come le feste di non-compleanno di Alice: se fosse solo un libro, come per il nostro compleanno, si leggerebbe una volta e si passerebbe oltre.
Questo non-libro invece aspira a essere “maneggiato” più volte, per trovarvi, tra le pieghe, nuove sollecitazioni.
Un volume da usare, non solo da leggere. Questa è la premessa.
Cosa contiene? Riflessioni, rimandi, suggerimenti, sollecitazione alla sosta e al ripensamento, nel cammino “per diventare designer”, connotato da 8 parole-chiave che sono le pietre miliari di questo percorso. Andare alla radice del progettare, del segno, del simbolo, dell’artefatto significa riflettere sul paradigma del verbo-design.
E, in un’epoca in cui si parla tanto di futuro personale, planetario, tecnologico, non poteva mancare una riflessione sul futuro nel design, per arrivare a una conclusione “controintuitiva”: il suo futuro non è davanti a noi, ma alle nostre spalle, e bisogna avere una memoria che funzioni in entrambe le direzioni: passato e futuro. Infine, per renderlo ancora più utile, ci sarà una simbolica e metaforica “cassetta degli utensili del progettista”: un ulteriore contributo per riflettere, rielaborare, produrre artefatti, in grado di migliorare la qualità della vita dei viventi e del Pianeta.
Scheda tecnica