Con la guida “Modelli di business circolari”, da oggi in libreria, manager, imprenditori e consulenti potranno avere la guida completa per ripensare le aziende e combattere il cambiamento climatico con utilizzo sostenibile delle risorse e monitoraggio dei propri impatti ambientali

- Difficoltà di approvvigionamento, 

- aumento dei costi, 

- calamità naturali, 

- tensioni geopolitiche. 

Ormai da diversi hanno stiamo vivendo un periodo di complessità senza precedenti e che ogni giorno mostra un terribile conto in termini economici e sociali.
Cosa si può fare per invertire la rotta e tutelare il pianeta? Prima che sia troppo tardi?
Occorre rivedere i modelli organizzativi delle aziende, i modelli di business. 

Occorre passare dalle logiche dell’economia lineare – che si basa sullo sfruttamento delle risorse, senza pensare al domani – alle logiche dell’economia circolare. 

Ma come fare? Come attuare questo passaggio?

Ce lo spiegano in “Modello di business circolari” (Edizioni Lswr) Matteo Fusco, Michela Spagnolo, Nicola Cerantola e Davide Cardile che nel loro nuovo libro (che ha la prefazione di Oscar Di Montigny) offrono tutti gli step per creare modelli di business più solidi, efficienti e sostenibili. 

Ma cos’è un Modello di business circolare? 

“È la logica con cui un'organizzazione crea, acquisisce e distribuisce valore a livello sistemico e in modo sostenibile, eliminando gli impatti ambientali negativi e massimizzando i benefici e la rigenerazione degli ecosistemi naturali” spiegano gli autori. 

Un esempio di modello di business circolare: Orange fiber

L'azienda catanese già nel 2014 aveva brevettato un sistema di produzione dei tessuti sostenibili partendo dagli scarti e dai sottoprodotti degli agrumi che l'industria di trasformazione produce annualmente e che, secondo le logiche lineari, vengono trattati e considerati come rifiuti.

“Nell'economia circolare la visione è quella di considerare tutto come una risorsa: non esistono rifiuti ma materie che possono e devono essere utilizzate, riutilizzate, valorizzate, rese più efficienti, recuperate... per fare efficienza ma anche per generare un impatto positivo in termini di rigenerazione degli ecosistemi naturali” continuano gli autori. 

Come si passa dal modello lineare a quello circolare?

Deve esserci, innanzi tutto, un cambio di mindset, anche semplicemente osservando ciò che succede intorno a noi: crisi energetica, problemi di approvvigionamento di determinate risorse, inquinamento, disuguaglianze e iniquità nell'accesso, da parte delle persone, di beni o servizi preziosi, guerre etc. 

Questo ha un impatto nel breve, nel medio e nel lungo termine sui modelli di business lineari, basati cioè sullo sfruttamento di risorse finite e sull'idea di non avere nessuna responsabilità o possibilità di controllo sugli impatti negativi che si creano attraverso la propria attività. 

Come secondo step, occorrono processi e strumenti che rendano il tutto agile, relativamente veloce e con la possibilità di contenere il rischio.

Il Circular Sprint nasce per questo. È un processo in 4 fasi, proposto nel volume, che prevede: 

- definizione della sfida a cui l'organizzazione deve o vuole rispondere, 

- identificazione delle criticitià e delle opportunità, 

- generazione di prototipi circolari che possano diminuire il rischio intrinseco a qualsiasi cambiamento,

- esecuzione dei test che permettano di capire se la direzione è quella giusta o bisogna modificare qualcosa. 

L'Ecocanvas è lo strumento che permette di rappresentare visivamente un modello di business circolare. 

A differenza del Business Model Canvas ha 11 blocchi e non 9, perché vengono rappresentati elementi rilevanti in ottica circolare

Gli strumenti

Il testo è una guida concreta per sapere “come fare”. Un vero e proprio manuale che, tramite il Business Design, gli strumenti visuali e i processi semplici ed efficaci, indica come sia possibile, buono e redditizio, circolarizzare le nostre organizzazioni, passo dopo passo e anche partendo da piccole azioni.

La presentazione del libro 

Gli autori presenteranno il libro il 22 ottobre a Roma, presso Millepiani Coworking in via Nicolò Odero 13.

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