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Allenamento femminile aerobico e anaerobico: esercizi, caratteristiche e differenze 22/08/2024Sviluppo emotivo dei bambini: come educare all’autocontrolloPubblicato da Staff Edizionilswr 07/03/2024
Comprendere lo sviluppo emotivo dei bambini è un viaggio affascinante che ci permette di accompagnarli al meglio nella loro crescita, offrendo loro il supporto e l'amore di cui hanno bisogno. Per la comprensione delle dinamiche che portano allo sviluppo emotivo dei bambini, occorre prima di tutto capire cosa si intende con il concetto di “emozione”. Un'emozione è una reazione soggettiva a un evento importante, caratterizzata da cambiamenti fisiologici, esperienziali e comportamentali.
Caratteristiche delle emozioni
• Le emozioni sono legate a eventi specifici;
• Provocano cambiamenti fisiologici (battito cardiaco, respirazione), esperienziali (sensazioni, pensieri) e comportamentali (espressioni facciali, azioni;
• Sono un sottofondo costante della nostra vita.
Per tale ragione è importante approfondire le funzioni che le emozioni svolgono. Una prima funzione è rappresentata certamente dal comunicare e tutelare i propri bisogni: il fatto di provare paura protegge il bambino da alcuni pericoli, l’arrabbiarsi tutela i suoi desideri quando sono diversi da quelli dei genitori, la curiosità lo spinge a esplorare l’ambiente e a conoscere il mondo. Le emozioni, quindi, svolgono anche una chiara funzione di autoprotezione, vale a dire che le reazioni del bambino sono un modo per comunicare i propri bisogni all’adulto di riferimento promuovendo, così, un accudimento efficace. Le emozioni, però, svolgono anche un’altra importante funzione che riguarda più direttamente lo sviluppo del senso di sé, la formazione dell’identità. È il fatto stesso di provare emozioni che aiuta il bambino a capire meglio i suoi obiettivi e quindi, ad avere coscienza di sé come una persona che vuole alcune cose e che ne sperimenta altre. Grazie alle proprie emozioni il bambino realizza nel corso dello sviluppo l’idea di essere persona, simile alle altre ma con una propria specifica identità. Se da un lato le emozioni facilitano il bambino a conoscere sé stesso, dall’altro lo aiutano anche a capire gli altri, a farsi un’idea di come il mondo reagisce a ciò che proprio lui vuole e ai suoi stati d’animo.
Lo sviluppo emotivo e il ruolo dei genitori
Scopriamo adesso come avviene lo sviluppo emotivo durante le varie tappe di crescita del bambino. Lo sviluppo emotivo inizia già durante la vita intrauterina, con il feto che reagisce a stimoli esterni. Nei primi tre anni di vita, il bambino acquisisce le cosiddette emozioni primarie (rabbia, tristezza, paura, sorpresa, gioia, disgusto). A partire dai 18 mesi circa, si sviluppano le emozioni secondarie, legate alle relazioni sociali (imbarazzo, invidia, gelosia, orgoglio, senso di colpa). La relazione con l'adulto di riferimento (solitamente la madre) è fondamentale per la costruzione di una sana regolazione emotiva. Nei primi anni di vita, si sviluppa gradualmente l’autoregolazione emotiva, ossia la capacità di gestire e modulare le proprie emozioni: un passaggio fondamentale per la salute mentale e il benessere sociale del bambino. I genitori possono aiutare i figli a sviluppare l'autoregolazione emotiva, mostrando un atteggiamento calmo e coerente, validando le emozioni del bambino e insegnando a riconoscere e a nominare le proprie emozioni. Ciò avviene proponendo strategie per gestire le emozioni negative e incoraggiando il dialogo e l'espressione delle emozioni, circostanze che, in un futuro, permettono di approcciarsi al proprio figlio in maniera più efficace, qualora dovessero insorgere dinamiche complesse che conducono a un percorso di guarigione dei giovani dalle dipendenze.
L'importanza del gioco per l’educazione all’autocontrollo
Il gioco e le attività creative aiutano il bambino a esplorare le proprie emozioni in un ambiente sicuro e protetto, perché favoriscono lo sviluppo di abilità sociali e di problem solving, permettendo al bambino di esprimere la propria individualità. L'educazione all'autocontrollo è un aspetto fondamentale dell'educazione del bambino. I genitori possono giocare un ruolo chiave nell’aiutare i figli a sviluppare le abilità necessarie per gestire le proprie emozioni in modo efficace. Acquisire capacità di autocontrollo è un fattore importantissimo per favorire la salute mentale di ciascuno e deve rappresentare un obiettivo primario nell’educazione dei bambini e dei ragazzi. Lo sviluppo della capacità di autocontrollo, gioca un ruolo chiave in tutte le circostanze, soprattutto quelle in cui il bambino o il giovane si approccia con stati d’animo particolari, come ad esempio nel caso in cui insorgano determinate necessità, come quella di ridurre l’ansia associata a determinate circostanze o fasi della vita. Anche l’asilo nido svolge un ruolo cruciale per la socializzazione e lo sviluppo emotivo del bambino, chiamato a scoprire la relazione tra le sue emozioni e le dinamiche sociali. Quando lascia l’asilo nido per affacciarsi al mondo scolastico, è fondamentale un contesto che promuova l’intelligenza emotiva degli alunni, nonché l’importanza di chiedere aiuto ad un professionista in caso di difficoltà nella gestione delle emozioni. Il ruolo genitoriale si intreccia a quello degli operatori scolastici, dei docenti, ma tutto parte tra le mura domestiche, dove l’invito ai genitori è quello di essere pazienti, comprensivi con i propri figli, aiutandoli a crescere in modo sano e felice. Se vuoi ripercorrere le tappe dello sviluppo emotivo e psicologico del bambino ed esaminare i periodi critici e le scelte educative che possono condizionarne il benessere mentale, con l’obiettivo di favorirne l’evoluzione in un adolescente più strutturato, ti consigliamo il volume “Bambini autonomi, adolescenti sicuri” di Stefano Vicari. Per ogni fase di crescita, i genitori potranno fare affidamento a un vademecum con indicazioni pratiche su cosa proporre ai propri figli e come risolvere problematiche o segni di malessere che insorgono durante la crescita.
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