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Allenamento femminile aerobico e anaerobico: esercizi, caratteristiche e differenze 22/08/2024Fibromialgia e alimentazione: come alleviare i sintomiPubblicato da Staff Edizionilswr 11/10/2023 Salute e benessere
La fibromialgia e il metodo anti-infiammatorio
La fibromialgia è una patologia organica sistemica molto complessa, talmente complessa che darne anche una definizione univoca risulta difficile.
Francesco Garritano, autore di “La fibromialgia è una sfida: tu puoi vincerla” (Edizioni Lswr), spiega come diversi aspetti del nostro stile di vita possono influenzare in maniera decisiva il grado di infiammazione (uno dei tanti sintomi della fibromialgia) del nostro organismo: il fumo, dormire male, disidratazione, stress, sedentarietà e l’alimentazione.
In questo breve articolo ci focalizzeremo sull’alimentazione.
Agire sull’alimentazione
Per ridurre i livelli di infiammazione da cibo occorre seguire una dieta personalizzata.
Bisogna attuare una rotazione, o esclusione, di alcune categorie alimentari come il glutine, i latticini, i lieviti, il nichel e i salicilati. Si inizia in modo netto per abbassare il livello di infiammazione, per poi prediligere altre strade, magari di reintegro alimentare, così da continuare a mantenere sotto controllo il fuoco.
Eliminare tutti i cibi pro-infiammatori
Ogni giorno, consapevolmente o inconsapevolmente, introduciamo nel nostro corpo dei veri e propri distruttori che rovinano la nostra salute e ci infiammano: lo zucchero e i dolcificanti, la farina bianca, il sale (se consumato in quantità eccessiva), i coloranti, i conservanti, gli aromi artificiali e tutti gli additivi chimici. Sono tutti elementi che sarà opportuno bandire dalle nostre tavole se abbiamo a cuore il nostro benessere.
Stare attenti a ciò che si acquista
Prediligere cibi di qualità, con pochi ingredienti, e preferire i prodotti a Km 0, seguendo la stagionalità. Occorre essere consumatori super informati e fare delle scelte consapevoli, dal momento che viviamo in un mondo pieno di cibi spazzatura e pro-infiammatori. Per questo, quando stiamo per acquistare un prodotto, dobbiamo avere il coraggio di lasciarlo sullo scaffale se l’etichetta ci dice che non è buono come appare.
Impegnarsi a bere durante la giornata
L’acqua è vitale per il nostro organismo. Bisogna cercare di bere dai 25 ml ai 40 ml di acqua per kg di peso corporeo al giorno, per essere sufficientemente idratati e per far funzionare al meglio i nostri organi.
Non tutte le acque sono uguali: in caso di fibromialgia è meglio prediligere acqua imbottigliate in vetro con pH leggermente alcalino e buona quantità di minerali quali magnesio e potassio.
Masticare in modo lento e ragionato
Un’errata masticazione – che fa sì che il cibo non arrivi ben digerito all’intestino, creando dei problemi alla nostra barriera intestinale – favorisce processi disbiotici e infiammatori.
Mangiare non seguendo uno schema preciso di grammature e calorie
Si deve ascoltare in modo fisiologico la fame naturale, assecondando ciò che l’organismo richiede in base alle necessità metaboliche. Se la fame compare dopo 5-6 ore dal pasto precedente, se non siamo perennemente affamati, se non avvertiamo voglia di dolci o snack dopo cena, abbiamo introdotto nella giornata la quantità di cibo sufficiente alle nostre necessità e la nostra alimentazione è stata realmente bilanciata. In caso contrario… dobbiamo valutare dove abbiamo sbagliato!
Tanti altri consigli si trovano all’interno del volume “La fibromialgia è una sfida: tu puoi vincerla” (Edizioni Lswr).
IL LIBRO
La fibromialgia è una sfida: tu puoi vincerla
272 pagine
18,91 euro
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